CATASTO: LA RIFORMA È PIÙ VICINA
Il senato approva, introduce il valore di affitto come base della rendita catastale.
Approvata dal Senato lo scorso 30 gennaio, si attende adesso l'approvazione definitiva alla Camera dei Deputati per essere Legge a tutti gli effetti, anche se, come sappiamo, si tratta solo del via alla riforma del Catasto, dovremo poi attendere almeno quattro anni, si spera, affinché il tutto venga realizzato.
La novità introdotta al Senato è la scissione del valore catastale e probabilmente anche della rendita catastale. Si parla di valore di affitto, come base di una rendita effettiva dei fabbricati, e di valore di vendita, da utilizzare nei passaggi di proprietà, vendite donazioni ecc., il tutto rigorosamente basato sull'attualità del mercato immobiliare.
Per arrivare a tutto questo, occorrerà fare una fondamentale metamorfosi dell'unità di misura della consistenza catastale, bisognerà cioè passare dai vani catastali ai metri quadri lordi effettivi, ricavati da calcolo analitico geometrico su base grafica, non da quella sciagurata trasformazione analitica dei vani, che ha già causato non pochi problemi ai cittadini italiani sugli accertamenti della TARSU.
Il problema delle superfici catastali non si pone per gli immobili accatastati negli ultimi decenni, dove il calcolo delle superfici è stato già previsto e approntato dai proprietari che hanno presentato un nuovo accatastamento o una variazione di quello esistente, ma per tutti quegli edifici accatastati con i modelli cartacei, fino a metà anni '90, a chi sarà imputato l'onere di questo calcolo? Verrà forse fatto fare all'estero come fu fatto fare già una volta, con risultati totalmente errati? Speriamo questa volta di no!
La Commissione Finanza della Senato si è presa inoltre l'impegno a non permettere che venga variato il gettito fiscale del singolo cittadino, sia in aumento che in diminuzione. Però appare chiaro che questo non può essere mantenuto, si verificheranno dei casi in cui ci sarà un aumento di rendita catastale, e dei casi in cui questa diminuirà. Di certo dovrà essere più equa per tutti perché si baserà su dati oggettivi di mercato immobiliare attuale. Tra non molto spariranno le vecchie rendite calcolate negli anni '40 diventate ormai ridicole.