RIFORMA DEL CATASTO
Il Governo fa ripartire le Commissioni Censuarie
Dopo l'approvazione del Senato dello scorso 30 gennaio, parte ufficialmente il tanto atteso rinnovo del Catasto, si dovranno cambiare i principi su cui basare il calcolo della rendita catastale, niente più vani catastali ma superfici, considerando: qualità, vetustà e ubicazione.
Le Commissioni Censuarie, istituite dopo l'unificazione dell'Italia, nel 1886 allo scopo di provvedere a dei parametri unici per il patrimonio immobiliare nazionale, che unificassero i vari catasti presenti nel territorio nazionale a quell'epoca, austriaco, borbonico ecc.
Nelle nuove Commissioni Censuarie ci saranno varie autorità che ne formeranno l'organico: rappresentanti dell'Agenzia delle Entrate, rappresentanti delle Enti Locali, tecnici professionisti, docenti esperti di statistica, esperti di economia.
Le Commissioni Censuarie saranno divise in tre sezioni principali su un totale di sei:
- Revisione degli estimi catastali
- Catasto Fabbricati
- Catasto Terreni
Come scopo principale della Commissione Censuaria, sarà quello di stabilire la modalità di calcolo, la formula matematica, per calcolare la nuova rendita catastale degli immobili italiani
Il valore degli immobili verrà stabilito in base al valore di mercato, rilevato dall'OMI, corretto da coefficienti che terranno conto della posizione e caratteristiche costruttive. Mentre la rendita catastale verrà calcolata sulla base dei redditi derivanti da locazione rilevati sempre dall'OMI, tenuto conto sempre della posizione e della destinazione d'uso.
Per il calcolo del valore catastale quindi, si dovrà moltiplicare la rendita per la superficie e per un coefficiente che terrà conto delle spese del proprietario per il mantenimento dell'immobile.