LA RENDITA CATASTALE
Perché è difficile che il catasto cambi la rendita catastale degli immobili.
Come abbiamo già specificato nell'apposita nostra pagina del Lessico Catastale, la rendita catastale è per sua definizione legislativa: Rendita lorda media ordinaria ritraibile da un’unità immobiliare urbana, previa detrazione delle spese e perdite eventuali e al lordo delle imposte.
Molti proprietari di immobili, chi perfettamente ristrutturato o chi con immobili in decadenza, abbandono o ormai antico con impianti tecnologici non più funzionali, confrontano le rendite catastali tra di essi e notano, a loro malgrado che, chi ha un fabbricato vecchio e malandato ha possibilmente una rendita simile a quel fabbricato che magari è stato ristrutturato di recente, con impianti nuovi e funzionanti e rifiniture in ottimo stato, trovando ingiusto e inadeguato pagare le imposte in ugual misura.
Nella stesura della definizione della rendita catastale appare già una risposta a questo apparentemente quesito controverso, la rendita catastale di un immobile infatti viene definita al netto delle spese di manutenzione o eventuali perdite, per cui chi non ha investito nel mantenimento dell'immobile, di fatto, ha risparmiato delle spese per il mantenimento efficiente e funzionale, decisione che non può influire sulle imposte da versare, sarebbe discriminante tra i contribuenti stessi.
Di fronte a queste considerazioni non sarebbe quindi possibile in alcun modo cambiare la rendita catastale a nessun immobile, però sappiamo che di fatto non è così, intanto bisogna escludere i casi in cui c'è un errore di fatto nel classamento, per questi casi è possibile fare istanza e chiedere la correzione dell'errore anche tramite l'apposito modulo di Richiesta di revisione della rendita catastale, da scaricare, stampare, compilare e presentare al catasto di competenza, anche se sappiamo che è altrettanto difficile che vengano a coincidere tutti i fattori previsti dalla Legge per la revisione della rendita catastale.
Un'altra soluzione potrebbe essere quella di presentare una variazione catastale, solo per i casi in cui ad esempio un immobile è talmente diruto da non poter essere utilizzato in alcun modo, per cui si va a catalogare tra le categorie spaciali F, oppure ha cambiato la distribuzione per cui varia la consistenza.
Tutto appare quindi stabile verso poche possibilità a vedersi abbassata una rendita catastale, anche se guardando l'orizzonte del 2018/2019, anno in cui si prevede il completamento della revisione del catasto, tutto dovrebbe tornare più visibilmente equo tra i contribuenti, o quantomeno così si spera.