Estratto di mappa catastale, che cos'è e come ottenerlo on line
Descrizione e contenuti nel linguaggio tecnico del Catasto e grafico della parola "Estratto di mappa catastale"
L'estratto di mappa catastale, oggi solo per il catasto terreni, anche quando ci si trova in centro urbano, è una porzione in formato A3 o A4 del foglio di mappa.
É un certificato catastale, richiedibile anche on line, che serve a dimostrare l'estensione piana in scala delle particelle.
Generalmente l'estratto di mappa è in scala 1/2000, mentre nelle zone piuttosto estese sono in scala 1/4000, nelle parti più frastagliate, come ad esempio i centri urbani, in scala posso essere in scala 1/1000 o 1/500.
Oltre a indicare la grafica delle particelle catastali, negli estratti di mappa sono raffigurati graficamente una serie di componenti che servono a leggere meglio la mappa con l'indicazione di elementi materiali che si trovano sui luoghi. Vi elenchiamo in questa tabella con la descrizione degli elementi grafici:
In ogni estratto di mappa, al centro del foglio, c'è scritto un numero in grassetto, quello è il numero della particella di cui è stato richiesto l'estratto di mappa, mentre il poligono all'interno del quale è scritto il numero, è la rappresentazione grafica della particella in questione. Può capitare nei casi in cui la particella è più piccola dell'ingombro del numero, che lo stesso venga scritto al di fuori della particella, collegato a sessa tramite una linea.
Quando si trovano poligoni riempiti scuri, significa che si ta rappresentando un fabbricato urbano, il poligono rappresenta l'ingombro del fabbricato al piano terra, eventuali aggetti, tettoie e similari, sono rappresentate in mappa da linee tratteggiate, mentre eventuali ingombri dei piani cantinati sono delimitati da linee puntinate, vedi sotto. Il fabbricato può ingombrare l'intera particella o una parte di essa, in questo caso i due poligoni, quello del lotto e quello del fabbricato sono uniti da due tipi di graffette come sotto specificato.
Il segnale a "S" capovolta, detta Graffetta, serve a segnalare che i due poligoni tra i quali è messa, sono uniti, sono quindi la stessa particella.
Di norma la graffetta è messa tra un poligono chiaro, che rappresenta un'area destinata a corte o terreno, ed uno più scuro o retinato, che rappresenta un fabbricato.
Il segnale del tipo >-< è un'altro tipo di graffetta, detta Graffetta a Osso, posto tra due poligoni, di cui terreno e l'altro fabbricato, significa anche questo che sono uniti e si tratta della particella, ma a differenza della graffetta a "S" capovolta, questa si utilizza quando nella parte più chiara c'è un piano cantinato che fuoriesce dall'ingombro del fabbricato a piano terra.
Le linee puntinate nelle mappe catastali, indicano la presenza di piani cantinati il cui ingombro fuoriesce dall'ingombro a piano terra del fabbricato in elevazione, non costituisce divisione tra particelle catastali ed a norma si unisce con la porzione che rappresenta il fabbricato con la graffetta di tipo a osso.
I poligoni che nelle mappe catastali sono riempiti da retinatura a mattoni, rappresentano quei fabbricati che sono stati oggetto di introduzione in mappa con tipo mappale, per nuovo accatastamento o per ampliamento di fabbricato di Modesta Entità, cioè per nuovi fabbricati che non superano i 20 mq o per ampliamenti di fabbricati non superiori al 50% di quello preesistente.
Le strade pubbliche, come anche i corsi d'acqua, fiumi, torrenti ecc., di demanio pubblico, sono rapprese con linee continue e poligoni che possono essere anche aperti, quindi non delimitati nel dettaglio. Possono avere l'indicazione della via o il nome del fiume, come possono anche avere l'indicazione, in ogni caso la loro superficie complessiva ricadente in un solo foglio di mappa, si trova in una particella denominata, solo sulla base censuaria (nelle visure catastali), particella "STRADE" per le strade e particella "ACQUE" per i corsi d'acqua.
Il cerchio con accanto un numero entrambi in grassetto, posti in uno spigolo di fabbricato, o su di un triplice di confine, indicano che quello spigolo di fabbricato o quel triplice di confine sono dei Punti Fiduciali catastali, punti di coordinate note e più volte verificati con misurazioni iperdeterminate. Questi punti sono utilizzati dai tecnici, per eseguire gli aggiornamenti delle mappe catastali, con frazionamenti e introduzione in mappa di nuovi fabbricati e ampliamenti.
Il triangolo con in centro un punto con un numero identificativo, sta ad indicare la presenza un Punto Trigonometrico. Questi punti sono stati istituiti dal catasto all'epoca delle costituzioni delle mappe catastali, materializzati sui luoghi con oggetti metallici, come targhe per le pareti dei fabbricati o grossi chiodi per quelli posti sul terreno, in più esiste al catasto un registro dove sono catalogati descrizione del punto, coordinate e monografia.
I segnali < > (maggiore/minore), indicano che nella particella in questione vi è stato un accatastamento d'ufficio di fabbricati non dichiarati al catasto, le così dette Case Fantasma.
Il questi casi il catasto ha provveduto d'ufficio a censire degli immobili per i quali i proprietari non hanno eseguito la denuncia di accatastamento. Le nuove unità hanno assunto nuovi numeri di particella che in mappa non sono riportati.
Le frecce presenti sulle mappe catastali, indicano la presenza e la direzione di un corso d'acqua, sia esso fiume, ruscello, torrente, canale o fosso di scolo.
Il a "Y" nelle mappe catastali, indica che la linea sulla quale è appoggiato il segnale, è un confine che potrebbe essere rappresentato dal ciglio di un forte dislivello, scarpata, burrone, tra le due particelle in questione.