Catasto Fabbricati
Descrizione e contenuti nel linguaggio tecnico del Catasto e della Conservatoria della parola "Catasto Fabbricati"
Il catasto dei fabbricati è quella sezione del catasto, la 4° sezione per la precisione, che si occupa della registrazione di tutte le costruzioni sia urbane che rurali, mediante il censimento delle unità immobiliari urbane, fabbricati o porzioni di essi in grado di produrre reddito autonomamente.
Le unità immobiliari, per essere censite al catasto fabbricati hanno bisogno di una pratica di accatastamento, redatta da un tecnico professionista abilitato alla libera professione, che si esegue in due fasi principali:
- Introduzione in mappa del fabbricato al
catasto terreni, 4° sezione, mediante rilievo topografico del lotto, del nuovo fabbricato, e di almeno tre punti fiduciali di appoggio.
In questa fase, oltre a introdurre la sagoma del nuovo fabbricato sulla
mappa catastale, viene aggiornato anche il censuario dei terreni, ovvero il lotto che prima era censito come particella catastale agricola, con una sua coltura, qualità, intestatari ecc., viene portato a partita 1 ENTE URBANO, significa che quella particella non è più al catasto terreni, ma appunto un ente urbano.
- Presentazione della pratica DOCFA (documenti fabbricati), il tecnico assieme al proprietario propongono al catasto il classamento delle nuove unità immobiliari urbane, mediante la compilazione di appositi modelli catastali digitalizzati dal software DOCFA, il quale non è altro che la versione digitale dei vecchi modelli che si utilizzavano per eseguire gli accatastamenti, Mod. 55, Mod. 1N o 2N parte prima e seconda, nonché i modelli per la rappresentazione grafica delle unità immobiliari.
In questa fase il proprietario ed il tecnico incaricato attribuiscono la categoria catastale, la consistenza e di conseguenza la rendita, che il catasto può accettare e concludere le fasi di accatastamento o accettare con riserva di modificare il classamento entro un anno.